TERAMO – Tra qualche tempo al Campo della Fiera potrebbe diventare realtà la ‘cittadella della ricerca’ e l’area dell’ex mercato ortofrutticolo all’ingrosso – che si appresta a diventare parcheggio a raso e piastra di scambio per i furgoni degli ambulanti del mercato settimanale del sabato – sarà riempita da una moderna e funzionale palazzina di uffici e servizi. Il piano di fattibilità che l’Istituto zooprofilattico ‘G. Caporale’ ha affidato a una professionista locale, prevede infatti il potenziamento dell’area della ricerca dell’istituto, all’interno del progetto di completamento della storica sede, con la costruzione di una struttura che ospiti nuovi locali, parcheggi sotterranei e un moderno asilo per un investimento di circa 7 milioni di euro. L’area in questione è di proprietà del Comune di Teramo, ma proprio in questi giorni si sta definendo l’accordo transattivo tra i due enti, che passera all’approvazione del consiglio comunale entro la fine dell’anno, e che chiuderà un annoso contenzioso incrociato, trasferendo la proprietà all’Izs. In un colpo solo si chiuderà un conto che aveva messo per lungo tempo in contrasto le amministrazioni passate e la governance del ‘Caporale’, legato alla gestione del canile sanitario da un lato, e al riconoscimento di diritti sul vecchio mattatoio comunale (inserito all’interno dell’area della vecchia sede). La volontà comune del presidente del Cda, Manola Di Pasquale, e del nuovo sindaco Gianguido D’Alberto hanno portato a un ‘saldo e stralcio’ dei debiti e crediti (circa 4 mln di euro a favore dell’Istituto, circa 1 mln per il Comune) attraverso la valorizzazione e la cessione proprio dell’area prospiciente la storica palazzina di via Campo Boario. L’accordo, come dicevamo, approderà in consiglio in una delle prossime sedute per la sua ratifica. Si potrà dunque dare il via, a quel punto, al progetto di investimento sull’area dell’ex mercato che al tempo stesso sarà un punto decisivo nella riqualificazione del quartiere, che soffre di sacche di degrado e di carenza di posti auto. L’ipotesi edilizia prevista d’altronde chiude un cerchio progettuale che nasce nella notte dei tempi, quando l’allora governance commissariale dell’Izs, sotto la direzione del professor Enzo Caporale, ipotizzò l’avveniristica nuova sede a Colleatterrato Alto, ipotizzando una delocalizzazione che avrebbe riparato il ‘buco’ lasciato al Campo della Fiiera con un investimento immobiliare di riqualificazione con tanto di scala mobile verso l’area della Madonna delle Grazie. A distanza di oltre un decennio, il cambio di rotta su quanto era stato progettato allora con l’accordo di programma, ha di fatto rimodulato aspetto e funzioni della storica sede dell’Istituto zooprofilatico ‘Caporale’ e lasciato però qualche milione di euro da poter sfruttare. E’ il caso dei 7 milioni, per mantenere in essere i quali c’è bisogno di una accelerata alle idee progettuali di oggi: la palazzina dei laboratori su almeno due piani, prevederebbe nei sotterranei un ampio parcheggio da utilizzare per l’istituto in primis ma anche per il quartiere, riconsegnando la piazzetta alberata tra gli immobili a una diversa destinazione. Analogo discorso riguarda la realizzazione di un asilo; in origine parte come struttura di baby-sitting per le mamme dipendenti del ‘Caporale’ e dunque da una ventina di posti massimo. Ciò non esclude però che il piccolo asilo possa essere ampliato in corso d’opera per accogliere chissà, anche quegli infanti che non appartengono alla famiglia dell’Izs o in lista di attesa altrove. Nelle more della concretizzazione del progetto, che l’Istituto avvierà da subito dopo l’approvazione dell’atto transattivo sull’area, il Comune può utilizzare lo spiazzo dell’ex mercato, come La Città ha anticipato nei giorni scorsi, come parcheggio a raso per rinforzare il numero degli stalli nella zona, riservandolo, il sabato mattina, esclusivamente ai furgoni degli ambulanti che partecipano al mercato settimanale alla Madonna delle Grazie e su corso de’ Michetti.
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